L’intervento del Segretario Nucara alla Camera/Antonio Del Pennino e Luciana Sbarbati a Palazzo Madama La convinta fiducia del Pri a Monti On. Francesco Nucara: dichiarazione di voto sul governo Monti Signor Presidente del Consiglio, abbiamo letto e ascoltato il Suo discorso. Il Partito Repubblicano Italiano ha già manifestato apprezzamento anche per la Sua storia politica. Perché nel ruolo di Commissario europeo si esercita politica. Con i provvedimenti approvati ultimamente da questo ramo del Parlamento si era già avviato un processo programmatico in linea con una politica europea, concordata con gli organismi competenti di Bruxelles e Francoforte. Il Suo discorso non è stato e non poteva essere l’esposizione di un programma articolato, visti i tempi stretti in cui si è svolta la vicenda del Suo incarico. A Lei e al Suo governo, Giovanni Spadolini avrebbe affidato il compito di sconfiggere gli avversari di sempre: "il parassitismo, il corporativismo, le ingiustizie e gli sprechi settoriali e pseudo-sociali" che i "vincitori" di tante campagne elettorali non sono riusciti a battere. Noi ci domandiamo se alcune forze politiche e sociali che La sostengono riusciranno a fare oggi quello che con somma imprevidenza non sono riusciti a fare nel passato. Signor Presidente, già nel colloquio che Ella ha avuto con la delegazione del Partito Repubblicano, Le è stato sottolineato il problema del Mezzogiorno. Lei, nel Suo intervento, su questo urgente tema italiano, fa solo un accenno. Vorrei ripetere quanto già detto con le parole del grande meridionalista Francesco Compagna: "In altri termini lo sviluppo del Mezzogiorno non è il problema residuo dello sviluppo italiano….ma è il problema condizionante della durata, della consistenza, della qualità che vogliamo acquisire". Siamo felici di aver incontrato sulla nostra strada un europeista convinto: l’Europa è nel nostro Dna. Lei ha citato, e giustamente, De Gasperi tra i costruttori dell’Europa. Noi ci permettiamo di aggiungere quanto l’allora ministro Gaetano Martino disse nel corso della firma dei Trattati di Roma: "Su questa sala, oggi, aleggiano gli spiriti di Alcide De Gasperi e Carlo Sforza". Signor Presidente, condividiamo interamente il Suo progetto, ma conosciamo bene i meandri della politica, pensiamo alle difficoltà che da domani Lei incontrerà per passare dagli atti ai fatti. Proprio per questo già domani mattina presenteremo un documento di sindacato ispettivo per sollecitare la riforma del sistema ferroviario italiano per favorire la concorrenza e mettere il cittadino al centro dell'attenzione. La ringrazio Signor Presidente e ci aiuti a realizzare un sogno: il riequilibrio territoriale, civile, economico e sociale della nostra Nazione. La componente Repubblicani-Azionisti Le assicura convintamente la fiducia. ******* Fiducia a Monti, dichiarazione del sen. Antonio Del Pennino Signor Presidente del Consiglio, i repubblicani voteranno con convinzione la fiducia al suo Governo. La voteremo, non solo perché abbiamo condiviso il suo richiamo alla necessità di rafforzare l’unità europea, evitando che il nostro paese ne rappresenti l’anello debole, ma anche perché condividiamo le linee programmatiche che lei ha delineato: l’impegno a coniugare rigore, crescita ed equità in un momento di grande difficoltà per l’Italia e per l’Europa. Non crediamo che l’attuale crisi sia solo frutto di responsabilità nostrane. Sappiamo che essa è il riflesso di una più ampia crisi mondiale, ma siamo coscienti del fatto che spetta a noi, e solo a noi, dare un contributo perché l’Italia esca indenne da questa difficile congiuntura. Abbiamo apprezzato le sue scelte di personalità di alto profilo nella composizione del governo, anche se avremmo preferito, come ho avuto modo di affermare in altra sede, che ci fosse stata una più diretta assunzione di responsabilità da parte delle maggiori forze politiche. Che sono fuggite all’assunzione di questa responsabilità per non compromettersi in una politica di rigore e di severità che potrebbe comportare per loro una perdita di consensi elettorali. Rimane comunque una larga area in cui il Parlamento deve mostrarsi all’altezza del suo compito se vogliamo rafforzare, com’ella ha detto, il ruolo fondamentale del legislativo nel nostro ordinamento. In particolare va ricercato uno spirito costruttivo ed unitario delle forze politiche per trovare una soluzione equilibrata al problema della riforma della legge elettorale, che correttamente non ha indicato tra i compiti di questo esecutivo di emergenza che deve fronteggiare la situazione economico-finanziaria, ma che è dovere di chi è titolare della rappresentanza popolare affrontare. E su questo punto i repubblicani non faranno mancare nelle prossime settimane il proprio contributo. Un contributo che sarà ispirato da quello spirito costruttivo ed unitario cui ella ci ha richiamato, e che è nella nostra storia e nella nostra tradizione da Ugo La Malfa a Giovanni Spadolini. In questa logica, signor Presidente del Consiglio, nell’esprimere il nostro voto di fiducia, le auguriamo buon lavoro. ******* Fiducia al Governo Monti, dichiarazione, in discussione generale, della sen. Luciana Sbarbati. Gentile Presidente, per Lei e il Governo si apre oggi un cammino che forse è il più difficile mai percorso da un Governo in epoca repubblicana. Da Lei e dal Suo Governo i Repubblicani si aspettano un progetto quello che ci ha presentato oggi che non escluda la politica, fondato su: - rigore per garantire il futuro alle giovani generazioni; - equità per spezzare la strategia dell’esclusione che in pochi anni ha conferito al 10% della popolazione il 50% della ricchezza, distruggendo il ceto medio e la stessa dinamica sociale; - modernizzazione; - giustizia sociale per garantire l’inclusione del popolo recuperando i senza lavoro, i cassa integrati e i precari. La ripresa Presidente è soprattutto sentirsi inclusi, fare squadra e tornare a far vincere l’Italia, inaugurare un new deal sostenibile puntando sul cambiamento dei modelli di produzione e consumo imposti dalla globalizzazione, trasformando in valore economico ciò che è in perdita, inquinante. Il Governo Berlusconi con ben tre manovre aggiuntive ha costruito uno scudo contro l’assalto dei mercati, ma non è riuscito ad avviare la ripresa, stante la focalizzazione dei mercati stessi su una grande campagna di speculazione sul debito pubblico in Europa, mirata ad un nuovo assetto della divisione internazionale del lavoro, da avviare colpendo gli stati più deboli e puntando alla caduta dell’euro. L’Europa che ancora stenta a comprendere che oggi la competizione si fa tra continenti, e che i grandi interessi economici, come la grande produzione, nonché la politica si sono spostati dall’Atlantico al Pacifico tanto che Obama ha aperto la sfida del Pacifico con la Cina, ha evidenziato nella gestione della crisi tutti i suoi limiti così come l’Italia, che oggi è un sorvegliato speciale delle Istituzioni europee. A Lei e alla Sua azione di Governo il compito di restituire ruolo e dignità al nostro Paese a livello internazionale anche per rafforzare l’Europa nel raggiungere il difficile obiettivo di un governo politico. Il Partito Repubblicano sa che occorreranno scelte difficili, che richiedono coesione nazionale, grandi sacrifici nell’azione di risanamento per liberare risorse aggiuntive e diminuire la pressione fiscale complessiva a favore di imprese e lavoro, per favorire la crescita con forti investimenti nelle infrastrutture materiali e immateriali, nell’innovazione, nella scuola, università e ricerca con incentivi fiscali e regole chiare per rispondere alla strategia di Lisbona e al rapporto Larosière e al Suo rapporto, Presidente Monti. La crescita ha bisogno di energie nuove, di intelligenze creative di volontà di riscatto, dei giovani e delle donne e soprattutto di una nuova cultura civile e di obiettivi condivisi. Signor Presidente del Consiglio, in quest’aula siedono 12 senatori formati alla scuola repubblicana in diversi gruppi politici, ma quale che sia la loro collocazione oggi, sono certa che, in nome di quella orgogliosa tradizione del rigore che il Partito Repubblicano ha sempre coltivato, essi, come noi, che rappresentiamo direttamente il PRI, saranno al Suo fianco con le competenze tecniche e politiche di cui dispongono. Buon lavoro e grazie per il Suo Governo di impegno nazionale. |